giovedì 3 febbraio 2011

Atti osceni in luoghi pubblici

  Vandalismo: La tendenza a distruggere o guastare per puro gusto di distruzione. (Garzanti) 

Prima di distruggere il percorso fotografico di un artista del calibro di Carlo Bavagnoli, prima ancora di cancellare parte di un percorso artistico e storico raccontato per le vie di Orani, prima ancora di rovinare un  pezzo biografico del loro conterraneo Nivola, questi vandali hanno buttato giù un pezzo della loro stessa casa. Vandalismo, atto codardo, atto barbarico, si, ma atto di vile ignoranza. La noia, di chi della sua vita non sa che farne, di chi ha il coltello  sempre in tasca.
Demolisce le aspettative comuni notare come per l'ennesima volta l'ignoranza sia imbattibile e sia un nemico davvero forte.
La mostra di Orani, così come le Grazie Vecchie di Nuoro qualche giorno fa, o come il Monumento ai caduti di tutte le guerre di Pietro Costa o il Monumento a Sebastiano Satta di Francesco Ciusa: vittime comuni dello stesso nemico .
Persone prima che artisti, in prima fila a urlare la nostra terra attraverso quella che è la loro (nostra) arte, capaci di dare lustro a realtà lontane, tristemente accomunati da gesti insulsi che non hanno radici, che non hanno senso di sussistere, che stanno in piedi trascinati da un bastone di incoscienza sacrificante.
La bassezza mentale che grida sotto questi gesti è come la polvere, a volte ce la dimentichiamo, ma poi diventa fastidiosa ed evidente e spolverare serve solo a mandarla via per qualche giorno.
Meglio essere faticosamente utopisti e sperare nel buon gusto di chi forse si renderà conto che per essere circondati da capolavori artistici, non si debba obbligatoriamente pagare l'ingresso per un museo parigino o fiorentino, ma si possa camminare gratuitamente in una piazza comune, di un'altrettanta comune cittadina, quale Orani, Nuoro o qualsiasi essa sia, senza pensare che non pagare il biglietto significhi distruggere.
L' utopia la lascio ai sognatori. 
La madre dell'ignoranza, quella radicata, purtroppo non conosce metodi contraccettivi e sforna figli  come fossero conigli.

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